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Caldo record chiude 1.900 scuole in Francia mentre l’Italia si dibatte sul calendario: “Impossibile fare lezione a 40 gradi”

Caldo record: le scuole francesi chiudono a causa dell'ondata di calore

Un'ondata di calore estrema ha colpito la Francia, costringendo la chiusura di quasi 1.900 scuole.

L'ondata di calore che sta investendo l'Europa ha raggiunto livelli estremi in Francia, con temperature che superano i 38 gradi Celsius in sedici dipartimenti, incluso il capoluogo Parigi. A fronte di queste condizioni meteorologiche eccezionalmente elevate, il sistema educativo francese ha adottato misure drastiche: la chiusura temporanea di oltre 1.800 scuole per garantire la sicurezza degli studenti e dell'intero corpo insegnante.

Questo episodio ha riacceso il dibattito in Italia sul calendario scolastico, spesso criticato per essere ancora ancorato a modelli ottocenteschi, poco adatti alle esigenze di un'epoca segnata da cambiamenti climatici sempre più radicali.

Un rischio concreto per la salute

L'allarme lanciato dalle autorità francesi si basa su evidenze scientifiche che dimostrano i rischi concreti per la salute associati ad esposizioni prolungate a temperature elevate, soprattutto per i bambini e gli adolescenti.

I bambini, a causa della loro fisiologia ancora in sviluppo, sono più vulnerabili agli effetti del caldo. Possono soffrire di disidratazione più rapidamente, avere difficoltà a regolare la temperatura corporea e essere più esposti al rischio di colpo di calore.

### La decisione di chiudere le scuole

La chiusura delle scuole è stata decisa come precauzionale, in linea con le linee guida emanate dal governo francese per affrontare le situazioni di emergenza termica.

La decisione di chiudere le scuole è stata presa con la collaborazione di medici e esperti di meteorologia, al fine di valutare attentamente i rischi per la salute degli studenti e individuare i momenti più critici in cui la temperatura ambiente supera i limiti di sicurezza.

Oltre alla chiusura delle scuole, il governo francese ha adottato altre misure per proteggere la popolazione dal caldo, come l'apertura di centri di raffreddamento, l'organizzazione di campagne di sensibilizzazione e l'istituzione di un numero verde dedicato alle emergenze legate al calore.

Il dibattito sul calendario scolastico in Italia

L'episodio in Francia ha riacceso il dibattito sul calendario scolastico in Italia, spesso criticato per essere ancora troppo legato ai modelli ottocenteschi, con un calendario rigido che non tiene conto delle esigenze di una società moderna e dei cambiamenti climatici.

La necessità di un calendario flessibile

In Italia, come in molti altri Paesi europei, l'estate è tradizionalmente il periodo di vacanze scolastiche, ma l'aumento delle temperature e la frequenza di ondate di calore potrebbero rendere queste vacanze scolastiche sempre più rischiose per la salute degli studenti.

Diverse proposte sono state avanzate negli ultimi anni per rivedere il calendario scolastico italiano, introducendo un calendario più flessibile che permetta di adattare gli orari scolastici alle condizioni meteorologiche e di garantire la sicurezza degli studenti.

Le diverse proposte

Tra le proposte più discusse:

Scuole in estate, vacanze invernali: Questa proposta prevede di spostare le vacanze estive in inverno, quando le temperature sono più miti, e di ridurre le vacanze invernali. Orari scolastici flessibili: Questa proposta prevede di adattare gli orari scolastici alle condizioni meteorologiche, con lezioni pomeridiane durante le giornate più calde e lezioni mattutine o serali durante le giornate più fresche. Utilizzo di edifici scolastici dotati di sistemi di climatizzazione adeguati: Questa proposta prevede di aumentare il numero di scuole dotate di sistemi di climatizzazione efficaci, al fine di garantire un ambiente scolastico confortevole anche durante le giornate più calde.

Il dibattito politico e sociale

La questione del calendario scolastico è complessa e coinvolge diversi attori, a partire dalle famiglie, dagli insegnanti, dagli studenti fino alle istituzioni politiche.

Le diverse proposte hanno sollevato diverse critiche e perplessità:

Impatto sulla vita familiare: Alcuni sostengono che un calendario scolastico diverso potrebbe avere un impatto negativo sulla vita familiare, rendendo più difficile organizzare le vacanze e le attività extrascolastiche. Difficoltà logistiche: La realizzazione di un calendario scolastico flessibile potrebbe comportare difficoltà logistiche, soprattutto per le famiglie che hanno figli che frequentano scuole di diverso ordine e grado. Costi: L'installazione di sistemi di climatizzazione adeguati nelle scuole richiederebbe un investimento significativo da parte delle istituzioni.

Nonostante le diverse critiche, la necessità di adattare il calendario scolastico alle condizioni climatiche è sempre più evidente.

Il dibattito sul calendario scolastico in Italia è destinato a proseguire nei prossimi mesi e anni, con la speranza che si trovi una soluzione che sia al contempo efficace, sostenibile e rispondente alle esigenze di tutti gli attori coinvolti.


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EIF

Esperta di formazione docenti con oltre 15 anni di esperienza nel settore. Coordina i percorsi formativi per l'acquisizione dei CFU presso EIFORM.